Lo scorso venerdì 22 settembre presso il Cineteatro dell’Opera di Lucera si è tenuta la XXIII Edizione del Rotary Scuola con la proiezione del docu-film “Io sono il Colonnello”, a cui è seguito un dibattito con il protagonista.
La testimonianza del colonnello Carlo Calcagni è stata molto significativa. Ha raccontato di essere andato in missione in Bosnia-Erzegovina, dove ha respirato polveri sottili di metalli pesanti, ammalandosi così di ventiquattro patologie diverse, che lo hanno costretto ad assumere centosettanta cinque medicine al giorno. Successivamente ha trovato rifugio nello sport, in particolare nel ciclismo. Dopo vari accertamenti è stato riconosciuto come atleta paraolimpico.
In seguito a quanto gli era accaduto, lo Stato ha attestato che non aveva partecipato alla missione in Bosnia e di conseguenza che non aveva contratto le patologie lì.
Lui però, per il bene dei figli, ha capito che doveva andare a fondo di questa situazione, doveva in ogni modo possibile dimostrare la verità. E così è avvenuto: lo Stato ha ammesso di aver sbagliato la compilazione inerente la presenza del colonnello nella missione. A questo punto ha deciso di rendere pubblica questa storia tramite un’intervista al programma televisivo “Le iene”.
Da allora si è dedicato interamente allo sport partecipando a tante gare, ma alla domanda di partecipazione alle paralimpiadi di Tokyo è stato squalificato per quattro anni con la motivazione di assumere farmaci per lui non vitali.
Nonostante ciò il colonnello non si è mai arreso e aspira a partecipare alle paralimpiadi che si terranno a Parigi nel 2024.
La storia del colonnello Carlo Calcagni ha suscitato forti emozioni tra i presenti. Noi abbiamo apprezzato moltissimo il suo racconto, ma anche il suo modo di essere persuasivo, la sua capacità di riaccendere la passione che c’è in tutti noi. Ha attirato l’attenzione soprattutto dei giovani, che ammirano la sua forza di volontà e il suo coraggio. Ci ha spronati a non mollare mai, anche se si sta vivendo un momento di difficoltà.
Vivian Calabrese, Alessio De Rosa, Marianna Iatesta, Martina Ruggiero, IV D Ipssar.