La mia esperienza nella missione africana
Be’ eccomi qui… Dopo ben due settimane dal mio ritorno in Italia (c’è ne ho messo di tempo, eh?) a scrivere tutte le mie emozioni su una pagina bianca, nel tentativo di raccontare i bellissimi momenti vissuti durante la mia permanenza nella nostra Missione di Cotiakou. La mia volontà di scoprire questo mondo a me sconosciuto, la devo alle testimonianze dei miei amici che precedentemente sono stati in missione, a Missio Giovani Puglia ma soprattutto grazie a Mauro e Nico che con la loro presenza e le loro testimonianze mi hanno fatto appassionare alla fede e alla missione. Quando Nico mi chiese se volessi venire in missione a Cotiakou per Pasqua, non mi sembrava vero… Ma gli risposi con un sì secco! Finalmente potevo vivere e vedere quello che hanno vissuto i miei amici e condividere queste emozioni a mia volta. L’esperienza che ho vissuto a Cotiakou è stata molto intensa tanto che ho fatto fatica a tornare alla mia routine quotidiana, tanto era forte il ricordo dell’Africa. In Missione ho vissuto quanto il gesto, anche il più semplice come il tenersi per mano o un sorriso, sia più bello e amorevole di mille parole. Lì la gente non ha nulla per cui sorridere ed essere felice, niente che rende noi felici, eppure sorridono, sono felici. Ho avuto modo di avere conferma di quanto io possa essere fortunato ad avere tutto, la fortuna di avere una casa con acqua, luce e gas, la fortuna di avere l’autobus per andare a scuola, di avere vestiti integri e puliti e di avere una istruzione. Non mi capacito di come alcune persone diano ancora per scontato tutto ciò. Durante questi giorni mi sono fermato ad osservare le donne africane, che sono in grado di camminare anche per molti chilometri sotto il sole, su una strada piena di sassi, pur di riempire delle bacinelle d’acqua che portano sulla testa come quando vanno al mercato con le loro merci.
Ho notato che Don Nazzareno e Don Amedeo sono riusciti a cambiare la nostra Missione di Cotiakou perché hanno saputo sfruttare tutti gli spazi della struttura realizzando nelle camere vuote un dormitorio, un refettorio, un aula studio, una cucina e dei bagni per dare accoglienza ai ragazzi che frequentano la scuola. Questo vuol dire che nella missione c’è sempre movimento. Una esperienza che sicuramente non dimenticherò mai è il modo in cui abbiamo festeggiato la Pasqua e i battesimi. Ma forse ancor di più del ricordo della Pasqua, un momento che mi ha lasciato un qualcosa dentro è quando una signora ha insistito per ospitarci e prepararci qualcosa della nostra tradizione. Pur non avendo niente ha deciso di farci questo semplice dono, io lo considero così, e ci ha preparato gli spaghetti con la salsa di pomodoro. È un gesto che non dimenticherò mai!
Infine vorrei ringraziare di cuore ai due missionari della nostra missione di Cotiakou don Amedeo e don Nazareno per la loro accoglienza e per tutto ciò che fanno per quella comunità.
Claudio De Togni Gjoni
4°A IPSSAR