Posted on

visitata da numerosi studenti

Dal 21 al 24 novembre 2022 grazie alla manifestazione “Giornate FAI per le scuole”, che da undici anni il FAI organizza su modello delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno, la Cappella di San Bartolomeo è stata visitata da numerosi studenti.

Gli alunni della classi 4^D e 5^D accoglienza turistica preparati e guidati dal referente Gruppo FAI di Lucera, Giuseppe Toziano, dalla professoressa Maria Pia Rubino, docente di Arte e Territorio, e dai professori Catanese Filomena e Zuccarino Luciano Ciro, docenti di laboratorio di accoglienza turistica, hanno accompagnato altri studenti alla scoperta della splendida cappella all’interno del maestoso Convitto Nazionale “R. Bonghi” di Lucera.

La cappella annessa al vecchio convento dei Celestini, oggi Convitto Nazionale, e un tempo Liceo-Collegio, è una splendida e capiente aula, ricostruita secondo canoni e modelli barocchi tra Seicento e Settecento. Del 1739 è l’altare maggiore, ideato dall’arch. Giuseppe Astarita e tradotto dal valente marmoraro Aniello Gentile, allievo di Domenico Antonio Vaccaro, “genio versatile del Barocco napoletano”. Sovrasta l’altare la tela del santo a cui è dedicata la chiesa.

La storia della fondazione dell’edificio è molto antica: nell’anno 1300, il 24 agosto, giorno della festa liturgica dell’Apostolo, durante una battaglia tra le schiere angioine comandate da Giovanni Pipino da Barletta e i Saraceni di Lucera, organizzatisi nelle ultime sacche di resistenza, il Pipino fu ferito e disarcionato da cavallo e, in serio pericolo di vita, avrebbe fatto voto di dedicare, in caso di salvezza, una chiesa all’Apostolo Bartolomeo, di cui aveva invocato la protezione. Nel corso del Settecento l’edificio è ampliato e restaurato. Nella chiesa, oltre alla pala raffigurante il Martirio di San Bartolomeo, si trovano pregevoli tele settecentesche dovute al Solimena, Sanfelice, Rossi, Cappella, Giordano, De Matteis e De Mura come quelle del Noli me tangere, dell’Immacolata, un’Adorazione dei pastori, una Trinità, un San Celestino, un’Annunciazione e una pala raffigurante san Gregorio Magno. 

Gli Apprendisti Ciceroni hanno illustrato l’edificio e le tele sia in italiano sia in lingua inglese, in quanto la Cappella di San Bartolomeo è stata visitata anche da turisti americani e da una delegazione di docenti Erasmus provenienti da diversi Paesi europei.

Cosa pensano gli Apprendisti Ciceroni del Convitto Bonghi?

“È stata un’esperienza molto formativa, che ci ha riempito di orgoglio, perché è raro avere un monumento così importante all’interno della propria scuola, anzi, il nostro Istituto è di per sé una vera e propria opera d’arte. Invitiamo tutti a visitare la Cappella di San Bartolomeo, saremo lieti di accogliervi!”

Classe 4^D e 5^D accoglienza turistica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *