Il ricordo per non sbagliare più.
La vecchia Europa è ancora teatro di intolleranza, indifferenza, sorda alle grida dei popoli che implorano aiuto
Sono trascorsi pochi giorni dalla GIORNATA DELLA MEMORIA, dove abbiamo ricordato tutte le vittime morte nella sofferenza, crudeltà e orrore della Shoah.
Oggi nel 2022 dovremmo avere più riguardo verso il genere umano, senza dover fare distinzioni per il colore della pelle, la sessualità, le condizioni sociali, ecc…
Ma purtroppo viviamo in un contesto ancora molto arretrato.
Poiché nella giornata del 2 Febbraio 2022 una notizia ha sconcertato le nostre coscienze: al confine con la Grecia di Ipsala 22 migranti sono stati respinti dalle unità di frontiera che senza alcun ritegno e umanità hanno sequestrato tutti i beni di 12 migranti lasciandoli nudi, senza scarpe e lasciati lì a morire assiderati; all’arrivo dei soccorsi, 11 di loro erano già senza vita; mentre 1 di loro è morto poco dopo in ospedale.
Ma le brutte notizie non finiscono
Ai confini con la Polonia un muro si sta ergendo per impedire ai profughi di entrare in Europa. Le organizzazioni umanitarie riferiscono che numerosi sono quelli che nelle foreste della Bielorussia stanno patendo il freddo, la fame, la sete, in pratica fatti morire lì, 21 di loro hanno già perso la vita. Quello che ha colpito maggiormente è stato il decesso di un ventenne Siriano ritrovato nella foresta polacca, morto assiderato.
Nuova tragedia alla frontiera con l’Ungheria, dove 16 vittime di cui 3 bambini sono tragicamente venuti a mancare a causa del blocco della frontiera, sono stati trovati annegati nel tentativo di raggiungere la Grecia. Un bimbo risulta disperso, i soccorsi stanno facendo il possibile per ritrovarlo
Ennesima notizia, i talebani, vietano alle donne la loro libertà, non possono andare a scuola, percorrere distanze maggiori di 72 Km senza un maschio, non possono salire sulle proprie auto sprovviste di velo, in pratica si ritorna al primo regime talebano secondo cui le donne non posson0 fare a meno di seguire questo regime, perché in caso di opposizione devono pagare con la propria vita; già tantissime donne hanno provato a ribellarsi ma la loro opposizione le ha portate ad una fine triste.
Per non dimenticare anche le tante guerre in Africa, nello Yemen, in Siria, in Etiopia, nel Mali ….
Dopo queste mille notizie negative io credo che dovremmo avere tutti gli stessi diritti e la libertà di poterci esprimere come meglio crediamo senza doverci preoccupare di poterci ritrovare morti per un nostro pensiero o una nostra azione.
“TOGHETER FOR FREEDOM” insieme per la libertà.
Denise Messina & Noemi Finelli
Classe 5° D