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La prof.ssa Antonietta Carella, docente di Storia dell’arte (Potenziamento) presso il Convitto “R. Bonghi” di Lucera, ha presentato anche in questo corrente anno scolastico 2019/2020 “Il Progetto Mattinate FAI d’Inverno” in collaborazione con la prof.ssa Filomena Catanese di Laboratorio di accoglienza turistica. Il progetto ha l’obiettivo di rendere partecipe all’iniziativa gli studenti di tutte le scuole medie e superiori della città di Lucera e del nostro territorio, sensibilizzandoli fortemente alla conoscenza storica e artistica dei monumenti come la Cattedrale e la Cappella di San Bartolomeo di Lucera.  Il progetto ha previsto, a differenza dell’anno scolastico precedente 2018/2019, un maggior numero di mattinate FAI d’inverno dal 26 al 28 novembre.  Gli “Apprendisti Ciceroni”  hanno accolto, durante le giornate FAI, moltissimi studenti e docenti delle scuole di Lucera come il Convitto R. Bonghi, Manzoni – Radice, I.T.E. Ragioneria V. Emanuele III, Liceo Classico R. Bonghi, riscuotendo,  a tal fine, un grande successo sul territorio grazie alla  determinazione e all’entusiasmo degli alunni e di chi li ha coordinati durante lo svolgimento dell’intero progetto. Considerando gli ottimi risultati raggiunti  al termine del lavoro, è sicuramente un’esperienza da far rivivere agli studenti, ai docenti ed all’intera cittadinanza, per conoscere sempre meglio il proprio territorio.

Prof.ssa Antonietta Carella

Le considerazioni dei nostri alunni

Nelle giornate del 26-27 e 28 novembre, la nostra scuola ha partecipato all’iniziativa delle mattinate d’inverno FAI “Apprendisti ciceroni” facendo diventare per tre giorni gli alunni delle classi 4ªE e 5ªD, del settore di accoglienza turistica, delle vere e proprie guide turistiche alle scolaresche della città di Lucera. Noi ragazzi, attraverso delle uscite didattiche sul territorio e con la preparazione della prof. Carella, abbiamo illustrato ai ragazzi la parte storica e architettonica della Cattedrale di Santa Maria Assunta, patrona di Lucera, e la Cappella di San Bartolomeo del Convitto Bonghi. È stata una bellissima esperienza, che ha contribuito a diffondere la storia di questi due beni culturali ai ragazzi, è servita a superare dei limiti come la timidezza e la paura di parlare in pubblico, ma soprattutto a socializzare, scopo importante e fondamentale di questo tipo di iniziative.

Angela Basso 4^E acc.tur.